La saggista e finalista del Premio Costa Smeralda protagonista della fiera internazionale del libro e della cultura
Si chiuderà domenica il Catania Book Festival, fiera internazionale del libro e della cultura. Un viaggio alla scoperta della narrativa d’autore. Una riscoperta della poesia e delle parole delle autrici e autori più amati dai ragazzi. Un’occasione per affrontare temi di stretta attualità e linguaggi come l’arte, il cinema, lo sport, la scienza e l’innovazione. Le rassegne letterarie offrono inoltre un’opportunità di confronto tra editori e lettori, e soprattutto dei laboratori dedicati ai ragazzi. Questo, e molto altro in oltre cento incontri previsti all’interno del Catania Book Festival, ideato e diretto da Simone Dei Pieri. La quinta edizione della Fiera Internazionale del Libro e della Cultura di Catania torna quindi con un’offerta allettante alla Dogana del Porto (Nu Doganae). Il manifesto è stato invece realizzato dall’artista Giulia De Franco.
Fin dalla sua prima edizione, il Catania Book Festival si è distinto per il suo carattere inclusivo e partecipativo. Non si tratta solo di una fiera del libro, ma di un vero e proprio laboratorio di idee, dove autori emergenti, scrittori affermati e appassionati di letteratura possono confrontarsi, scambiarsi opinioni e condividere il loro amore per lettura.
Ogni anno propone un calendario fitto di appuntamenti dedicati a diversi target di pubblico con protagonisti di spicco del mondo letterario. Ma quel che conta, ed è no degli aspetti più interessanti del Catania Book Festival, è il suo legame con la città stessa e i suo abitanti. Il festival deve saper ricompattare un territorio attraverso la cultura e il suo patrimonio architettonico. I giovani sono in questo caso la chiave per riavvicinarsi al presente grazie al libro. Un festival su misura per loro dà innanzitutto speranza e stimola la curiosità verso storie o riflessioni su argomenti di oggi. Parole per resistere: tra attivismo ed editoria di genere è infatti il titolo della tavola rotonda a cui parteciperà proprio la sociolinguista Vera Gheno (tra le finaliste del Premio Costa Smeralda). Una grande opportunità per discutere dell’importanza delle parole e del loro uso quotidiano tra politica, attivismo ed editoria. L’incontro, previsto per il 29 settembre alle 17, è curato da Erica Donzella con la collaborazione di Open Catania e la partecipazione di Dario Accolla (attivista per i diritti LGBT+, saggista), Federica Alba Di Raimondo (mediatrice culturale, attivista), Serena Maiorana (dottoranda in Studi di genere, editor, scrittrice).
Riccardo Lo Re