In ogni puntata la giudice del Premio Costa Smeralda spiegherà una lettera dell’alfabeto collegandola al mondo della letteratura e dell’editoria
Giovanni, gesso, Genova, gatto… Chi da bambino non ha mai giocato a “Nomi Cose Città Animali”? È un divertente gioco linguistico in cui i giocatori devono collegare sostantivi di categorie diverse partendo dalla stessa lettera. Un passatempo di ingegno e memoria che è stato scelto come tema centrale di Più Libri Più Liberi, la fiera nazionale della piccola e media editoria giunta quest’anno alla sua 22ª edizione. E per arrivare pronti all’appuntamento con la kermesse letteraria, dal 18 ottobre è disponibile sulla piattaforma di streaming audio Spotify il podcast Una lettera tira l’altra, prodotto in collaborazione con l’agenzia di comunicazione zampediverse e presentato per l’occasione da una speaker d’eccezione, ovvero Chiara Valerio, scrittrice e giudice del Premio Costa Smeralda.
Il podcast riprende in tutto e per tutto lo spirito del gioco, proponendo ad ogni puntata una lettera estratta a sorte a cui sono collegati diversi aspetti del mondo dei libri, dalla sfera editoriale con le nuove uscite in libreria fino alla presentazione degli autori più influenti nel panorama letterario italiano e internazionale. Tutte le puntate del programma, della durata di circa 5 minuti l’una, saranno disponibili su Spotify nella sezione podcast.
R come…
Ogni episodio del podcast è un viaggio che connette vari temi di attualità e di letteratura, legati insieme da una lettera iniziale comune. Nella prima puntata è stata scelta la lettera “R”, che ha segnato l’inizio di un tour affascinante: R come Roma, la Città Eterna, descritta da Annette Klinger nel suo libro 111 luoghi di Roma che devi assolutamente scoprire, pubblicato da Emons Edizioni. R come razza, un pesce cartilagineo tipico degli ambienti marini, ma anche come termine usato in maniera impropria per categorizzare gli esseri umani. Passando ai fiori, la scrittrice ha scelto il ranuncolo menzionato nell’Herbarium della poetessa Emily Dickinson.
Il nome scelto, invece, è quello della scrittrice spagnola Mercè Rodoreda, un’icona della letteratura catalana presente nel catalogo dell’editore Nuova Frontiera. Per i frutti, la mela renetta e, per associazione con il mondo vegetale, il libro All’ombra del ricino scritto da Elena Loewenthal, anch’essa giudice del Premio Costa Smeralda, e pubblicato da Aboca nella collana Il bosco degli scrittori. Infine, per la categoria “cose” la scrittrice ha esaminato il concetto di robot, costrutto artificiale che assomiglia all’uomo nell’aspetto e ora, grazie all’uso delle intelligenze artificiali, anche nell’intelletto.
Francesco di Nuzzo