Qualche consiglio di lettura per scoprire la candidata Premio Costa Smeralda 2024 per la saggistica con “Parole d’altro genere”
Linguista, saggista e attivista, Vera Gheno è nata il 5 ottobre 1975 a Gyöngyös, in Ungheria. Cresciuta sia con l’italiano sia l’ungherese come lingue madri, si è laureata in sociolinguistica nel 2002 e ha ottenuto il dottorato in linguistica italiana nel 2006 presso l’Università degli Studi di Firenze.
Il suo lavoro accademico si concentra sulla comunicazione digitale, con particolare attenzione al sessismo e all’inclusività nella lingua italiana. In occasione della candidatura del suo ultimo libro, Parole d’altro genere, al Premio Costa Smeralda per la Saggistica, vi proponiamo di seguito qualche consiglio di lettura tra la sua vasta bibliografia, per scoprire quanto possa essere affascinante la linguistica e tutte le sue sfaccettature.
Guida pratica all’italiano scritto – Franco Cesati Editori, 2016
Questo manuale di scrittura, rivolto sia agli studenti che ai professionisti, offre una guida pratica e organizzata per migliorare le competenze nella comunicazione scritta attraverso l’analisi delle sfide che i giovani incontrano dopo la scuola, quando le occasioni di scrivere testi formali diventano meno frequenti. Il libro fornisce inoltre una panoramica delle fonti disponibili e approfondisce concetti chiave come il lessico italiano, la norma linguistica, l’ortografia e la punteggiatura. Con consigli pratici per la lettura critica, prendere appunti, parafrasi e sintetizzare testi, il manuale offre strumenti completi per sviluppare abilità di scrittura in maniera efficace e professionale.
Femminili singolari. Il femminismo è nelle parole – effequ, 2019
Il saggio affronta la questione della discriminazione di genere nell’uso linguistico, sottolineando come alcuni termini siano considerati al maschile o al femminile a seconda della tradizione storica e culturale, anziché basarsi sulle attuali realtà professionali e sociali. Attraverso l’analisi di esperienze personali e sociali, l’autrice smonta con ironia le convinzioni linguistiche e i comportamenti maschilisti, proponedo una riflessione sulla rideterminazione del femminile attraverso il linguaggio e promuovendo un uso più equo e femminista delle parole.
Grammamanti. Immaginare futuri con le parole – Einaudi, 2024
Il saggio esprime il contrasto tra due atteggiamenti nei confronti della lingua: il grammamante e il grammarnazi. Il grammamante ama la lingua in modo non coercitivo, studiando e comprendendo la sua natura mutevole in base all’evoluzione della società e all’uso quotidiano che ne fanno le persone. Al contrario, il grammarnazi difende la lingua in modo rigido e dogmatico, resistendo al cambiamento e considerando le parole come sacre e immutabili. Tuttavia, nonostante i desideri di coloro che vogliono preservare la lingua immutata, le parole cambiano inevitabilmente a causa dell’uso che ne facciamo noi parlanti.
Fracnesco di Nuzzo
Foto copertina: Leah Newhouse, Pexels