Una bibliografia in tre opere sul vincitore del Premio Costa Smeralda 2022 per la narrativa
“Di bestia in bestia” e “Le meravigliose rovine di Sferopoli” sono l’inizio e la fine (per ora!) della brillante carriera letteraria di Michele Mari, – vincitore del Premio Costa Smeralda 2022 per la narrativa -, ma lo scrittore milanese ha di certo una delle bibliografie più interessanti di tutta la letteratura italiana contemporanea, tale per cui sarebbe arduo dover consigliare IL libro da cui partire per cominciare a scoprire il vasto universo del fantastico che la compone. Per rendere più semplice questa ricerca, però, abbiamo selezionato tre libri che ci hanno particolarmente colpito e che, di certo, sapranno soddisfare l’appetito letterario di ogni tipologia di lettore, anche quello più esigente.
Oltre all’attività di scrittore, bisogna inoltre ricordare che Mari si è cimentato con successo anche nel fumetto, nella stesura di saggi divulgativi e nella traduzione di numerosi classici della letteratura internazionale, come l’Odissea di Omero, Uomini e Topi di John Steinbeck e L’isola del tesoro di Robert Louis Stevenson. Questo per ricordarci che l’attività dello scrittore non si esaurisce mai, proprio come l’inchiostro della sua immaginazione.
Fantasmagonia – Einaudi, 2012
Spettri, mostri e presenze oscure sono i protagonisti assoluti di questa raccolta di racconti dal sapore grottesco, che delinea un affascinante affresco della letteratura gotica colmo di riferimenti e suggestioni d’autore. “Fantasmagonia“ è una lettura inquietante sia per chi ha voglia di lasciarsi spaventare sia per chi, come nel caso dei lettori più navigati, è alla costante ricerca dell’inaspettato. Ma attenzione, bisogna sempre guardarsi le spalle quando si tratta della letteratura dell’orrore: come i più grandi spesso ci insegnano “nessuno può sfuggire veramente ai propri fantasmi“.
Roderick Duddle – Einaudi, 2014
Con questo libro Michele Mari firma un romanzo di formazione che è già diventato un classico, vincitore di numerosi riconoscimenti letterari, tra cui il Premio Asti D’appello 2014. Tra inseguimenti, delitti sanguinosi e situazioni assurde degne della mitologia dickensiana, nel corso dell’avventura Roderick Duddle imparerà a sue spese cosa significa andare incontro al proprio destino, ma anche come sia possibile emozionarsi ancora di fronte all’inaspettato e al meraviglioso. «In verità… io… mi chiamo Michele Mari». Con questo gioco metanarrativo inizia il racconto del piccolo Roderick, e inizia così l’avventura di una vita.
Cento poesie d’amore a Ladyhawke – Einaudi, 2007
È la prima raccolta poetica dello scrittore milanese. Sempre in bilico tra ironia e romanticismo, le cento poesie che compongono il libro sviluppano un inno all’amore tormentato, pescando a piene mani dall’epos della tradizione amorosa e riflettendo, con uno stile asciutto e senza tempo, tutte le contraddizioni del mondo contemporaneo. Con questa sua doppia anima, Cento poesie d’amore a Ladyhawkeè un libro tanto ricco di citazioni quanto di contraddizioni, come solo l’amore più struggente riesce ad essere.
Francesco di Nuzzo