Qualche consiglio di lettura per scoprire il vincitore del Premio Internazionale Costa Smeralda 2023
La notizia è ufficiale: Emmanuel Carrère è il vincitore del Premio Internazionale della quarta edizione del Premio Costa Smeralda. Autore francese noto per la scrittura innovativa e non convenzionale, nelle sue opere Carrère esplora i temi della vita moderna e dell’esistenza umana, esaminando la realtà dall’interno e concentrandosi sui dettagli della vita quotidiana prestando grande attenzione alle sfumature e alla psicologia dei personaggi. Il suo stile eclettico mescola con eleganza narrazione autobiografica con elementi di fiction e nonfiction, coinvolgendo il lettore con una prosa diretta e libera a metà tra il reportage e il memoir. Di seguito proponiamo una piccola selezione di libri, per scoprire – o approfondire – una delle voci più importanti del panorama letterario francese contemporaneo.
Nel corso della sua carriera, Carrère ha anche scritto numerosi saggi e curato la biografia dello scrittore di fantascienza Philip K. Dick “Io sono vivo e voi siete morti. Philip Dick, 1928-1982: una biografia“, edito da Adelphi. Nel 2010 ha fatto parte della giuria internazionale al Festival di Cannes, nel 2012 nella giuria per le sezioni Cinéfondation e Cortometraggi del festival francese, e nel 2015 nella Giuria del Concorso Principale della Mostra del Cinema di Venezia, presieduta da Alfonso Cuarón.
I baffi – Adelphi, 2013 (prima edizione 1989)
Può una caratteristica fisica definire una persona a tal punto da diventare la nostra stessa identità? È quello che scoprirà a sue spese il protagonista del romanzo “I baffi”, il libro che ha lanciato Carrère all’attenzione del pubblico internazionale. Il protagonista del romanzo decide di tagliarsi i baffi come scherzo alla moglie, ma scopre che tutti coloro che lo conoscono negano di averli mai visti prima. Inizia così il racconto di una fuga dalla realtà surreale e paranoica, dove il confine con l’immaginazione diventa sempre più labile.
L’avversario – Adelphi, 2013 (prima edizione 2000)
«Il 9 gennaio 1993 Jean-Claude Romand ha ucciso la moglie, i figli e i genitori, poi ha tentato di suicidarsi, ma invano.» Emmanuel Carrère ricostruisce la vicenda giudiziaria che ha sconvolto una nazione, dopo aver seguito in prima persona le udienze del processo e intervistato le persone coinvolte. Con una narrazione potente e disturbante, l’autore indaga la psicologia e il movente di Romand, all’apparenza medico e buon padre di famiglia, cercando di capirne i motivi e il senso di un gesto che non ammette nessuna spiegazione logica.
Vite che non sono la mia – Adelphi, 2019 (prima edizione 2009)
Con questo libro Emmanuel Carrère affronta le tematiche del dolore e della perdita ripercorrendo una serie di tragedie, lontane e vicine, che lo hanno colpito a partire dal 2004, anno in cui si trovava in vacanza sulle coste dello Sri Lanka quando si è abbattuto lo tsunami. L’autore si assume così il compito, in quanto scrittore, di dare voce alle tragedie che ci colpiscono nel quotidiano, con precisione e senza cadere mai nell’enfasi fuori luogo.
Francesco di Nuzzo