L’evento, organizzato dal Circolo dei lettori presieduto da Elena Loewenthal, offrirà vari spunti in un mondo in continua evoluzione
«Torna Radici, che con la sua seconda edizione si conferma un evento irrinunciabile perché ci pone anche quest’anno di fronte alle domande più importanti: chi siamo? Dove stiamo andando? Saranno quattro giorni di incontri, scambi, riflessione e interrogativi cui non possiamo né vogliamo sottrarci». Le parole sono di Elena Loewenthal, direttrice della Fondazione Circolo dei lettori nel presentare la seconda edizione di Radici, festival dell’identità. Dal 24 al 27 ottobre la città di Torino accoglie un ciclo di eventi in un mondo in continua evoluzione. Un cambiamento che riguarda ogni ambito della nostra società, dalla geopolitica alla sessualità, dalla religione al linguaggio. L’identità non è infatti una concezione statica, ma si trasforma con la crescita e con i cambiamenti che avvengono intorno a noi.
Radici, iniziativa della Fondazione Circolo dei lettori a cura di Giuseppe Culicchia con il contributo della Regione Piemonte-Assessorato Regionale all’Emigrazione, torna quindi ad affrontare questi temi dopo il successo avvenuto al suo debutto. Lo farà con atri incontri che pongono delle riflessioni sul tema dell’identità, individuale e collettiva, in un contesto sociale sempre più articolato. «Radici torna a interrogarsi sul tema dell’identità e sul nostro rapporto con l’Altro da noi. Quante volte ci succede di constatare come stia progressivamente venendo a mancare la predisposizione all’ascolto e al dialogo? Per questo motivo, il festival intende presentare al pubblico del festival voci tra loro assai diverse, ma accomunate dall’idea che sia più che mai necessario tornare a confrontarci, anziché continuare a contrapporci: anche con chi la pensa diversamente da noi» afferma Giuseppe Culicchia, curatore di Radici.
Nella giornata conclusiva di domenica 27 ottobre tra gli ospiti della seconda edizione ci sarà anche il vincitore del Premio Costa Smeralda nella sezione Saggistica Maurizio Ferraris che, in un incontro previsto alle 17, invita a riflettere sul nostro rapporto con il mondo. Il tutto si chiuderà con lo scrittore Walter Siti, che esplora l’evoluzione del corpo nella storia (h 19, con Giuseppe Culicchia), e con un omaggio musicale a Leone Sinigaglia, eseguito dall’Ensemble Salomone Rossi.
Riccardo Lo Re