L’evento si è svolto giovedì 7 novembre alla presenza del direttore artistico del Premio Costa Smeralda
“Come un sentiero di matita” è il titolo del volume del poeta friulano Pierluigi Cappello scomparso l’1 ottobre del 2017. Un nome che s’ispira al verso della poesia ‘Piove’ e che ha dato vita a una ricca raccolta di opere dell’autore, comprese quelle pubblicate per la Domenica del “Il Sole 24 ore”. È proprio grazie a queste parole (presenti nel libro Mandate a dire all’imperatore di Crocetti Editore) che Cappello è riuscito a conquistare a Chiusaforte il Premio Viareggio-Rèpaci per la poesia nel 2010. Un riconoscimento che sottolinea il suo talento unico nel suo genere.
Giovedì 7 novembre si è tenuto un incontro pubblico all’Auditorium Scuole elementari di Tarcento. Un’occasione per ricordare lo scrittore alla presenza di intellettuali e personalità di spicco del mondo letterario. Tra questi c’era anche il direttore artistico del Premio Costa Smeralda Stefano Salis che collaborò proprio con Cappello nella veste di responsabile del supplemento “La Domenica” del Sole 24 ore. Insieme a lui c’era Fabiana Dallavalle, Paolo Medeossi, Antonella Nonino, Federico Rossi.
Gli esperti e amici di Pierluigi Cappello hanno scelto di ricordare la sua poetica e di porre l’accento sugli omaggi alla terra e al dialetto friulano dello scrittore di Chiusaforte.
La produzione in versi e in prosa del poeta friulano è stata dunque raccolta in tutta la sua interezza. Si parte da “Azzurro elementare” e si prosegue con le liriche scritte per la nipotina Chiara e tutti i bambini del mondo in “Ogni goccia balla il tango”. Ci sono le ultime poesie della sua carriera, contenute in “Stato di quiete”. E infine gli interventi giornalistici mai pubblicati prima in volume. Tutto questo ha permesso di ritrarre una delle voci più delicate e amate della poesia contemporanea italiana. Un viaggio accompagnato dalle prefazioni delle illustri voci letterarie di Alessandro Fo, Gian Mario Villalta ed Eraldo Affinati, e con gli scritti introduttivi di Francesca Archibugi e Jovanotti ai volumi BUR. L’ultimo volume di Cappello restituisce così l’uomo e la sua poesia, fatta di altissimo valore letterario, una semplicità di linguaggio e un’immediatezza di immagini capaci di parlare al nostro quotidiano. Il risultato non può che essere “sottile come un sentiero di matita”.
Riccardo Lo Re