Il libro raccoglie la storia e le curiosità sul gioco più famoso del mondo, con un contributo di Stefano Salis, direttore artistico del Premio Costa Smeralda
Il gioco degli scacchi ha origini antiche. Si pensa che sia stato concepito in India attorno al VI secolo d.C. come svago per la corte reale e che da lì si sia poi diffuso in Persia, Cina per poi trovare definitivamente fortuna in Europa, dove ha assunto la forma che oggi più conosciamo. Da sempre considerati molto più che un semplice passatempo, oggi gli scacchi sono un vero e proprio sport riconosciuto dal Comitato Olimpico Internazionale, e godono di una fama che oltrepassa i secoli. Ogni anno si organizzano infatti tornei ufficiali di grande prestigioso che coinvolgono generazioni di appassionati e dove ogni partecipante non sogna altro che poter dichiarare un vittorioso “scaccomatto” sull’avversario. Storia, aneddoti e studi sugli scacchi sono stati esplorati minuziosamente e raccolti nel libro “Sulla scacchiera. Arte e scienza degli scacchi” edito da Franco Maria Ricci, a cui Stefano Salis – giornalista del Sole 24 Ore e direttore artistico del Premio Costa Smeralda – ha contribuito con un testo che ne esplora la ricca eredità culturale.
Il boardgame più famoso del mondo
Forse chiamarlo semplice gioco da tavolo può sembrare fin troppo riduttivo, ma è certo che nel corso del tempo gli scacchi hanno saputo mantenere intatto tutto il fascino di una sfida non solo strategica, ma anche di agilità mentale. “Sulla scacchiera. Arte e scienza degli scacchi” esplora nel dettaglio la storia e la complessità di questo antico gioco toccando vari temi, dalle scienze al loro influsso sulla cultura popolare. Stefano Salis ha contribuito al libro con un testo dedicato alla storia degli scacchi e all’importanza che questi rivestono in quanto icona pop, le loro rappresentazioni nella letteratura e nelle arti fino ad arrivare al cinema, sottolineandone l’importanza come metafora. Il libro esplora anche gli studi sulle neuroscienze condotti da Zachary Mainen, mentre la sezione finale, curata dallo scacchista e scrittore Adolivio Capece, include un regolamento, un glossario e alcune tra le più famose partite mai giocate, con tanto di spiegazione e commento. Il volume è inoltre impreziosito da una ricca raccolta di immagini di scacchiere dalle diverse forme e colorazioni, un’ulteriore dimostrazione di quanto anche uno sport così serio e rigido possa essere rappresentato in modi originali.
Francesco di Nuzzo