L’ultimo libro dello scrittore sardo e giudice del Premio Costa Smeralda è il racconto di un’amicizia all’alba del primo conflitto mondiale
Cosa significa davvero “essere amici”? E qual è la trincea che separa il tenere fede a una promessa scomoda e il tradimento? Pubblicato nel 2021 dalla casa editrice Einaudi per la collana Supercoralli, “Pietro e Paolo” segna il ritorno di Marcello Fois in una Sardegna che non ha mai abbandonato veramente, con un racconto sull’amicizia che ha il sapore di una fiaba. A fare da cornice al dramma della vicenda è proprio l’isola dei Sardi, le sue tradizioni, retaggio di una cultura millenaria e la natura, verde e selvaggia. I capitoli del romanzo si susseguono frammentati come un conto alla rovescia inesorabile, scorrendo tra memoria e flashback fino ad arrivare al punto massimo dell’intera vicenda. Con questo suo stile inconfondibile e mai banale, il romanzo si è aggiudicato nel 2022 il Premio dei lettori di Lucca.
L’amicizia va in guerra
Nel 1899, a Lollove, un piccolo paese della Barbagia, nascono due bambini, Pietro e Paolo. Nonostante le loro origini sianomolto diverse, con Pietro figlio di pastori e Paolo figlio di ricchi proprietari terrieri, i due diventano amici e sviluppano un forte legame basato su fede, fiducia e supporto reciproco. I ragazzi vivono così la loro vita spensierata alla scoperta dell’isola, della natura e di sé stessi, come spesso accade durante i turbolenti anni dell’adolescenza. In una situazione normale, questo è tutto quello che dovrebbe interessarci. Tuttavia, con l’Europa all’alba della Prima Guerra Mondiale, questo loro legame viene messo alla prova. Quando Paolo viene arruolato per combattere una guerra che non gli appartiene, Pietro si assumerà la responsabilità di proteggere e aiutare l’amico, nel rispetto di una promessa fatta al padre di Paolo di riportarlo a casa sano e salvo.
Dopo gli scenari imbiancati del giallo “Del dirsi addio“, con Pietro e Paolo, Marcello Fois si conferma una delle voci più autorevoli della sua generazione presentando un romanzo sincero a cavallo tra il racconto storico e quello di formazione, un’indagine sul vero significato dell’amicizia, sul tradimento e sui sacrifici che siamo disposti a compiere per mantenere una promessa.
Francesco di Nuzzo