Oltre al concorso letterario con le sue tre diverse sezioni competitive, il Premio Costa Smeralda rappresenta anche un’occasione per rendere omaggio ad alcune figure che nel loro piccolo hanno saputo portare un contribuito significativo al tema del mare. La prima menzione speciale riguarda la giornalista e velista professionista Ida Castiglioni, conosciuta in particolare per le sue imprese nel campo della vela, essendo stata la prima italiana a riuscire a compiere la traversata atlantica nella regata Ostar del 1976. Eppure, come recita la motivazione degli organizzatori, non sono solo quelle grandi attraversate a renderla unica, “ma anche per quello che la sua esperienza e la sua storia rappresentano per la cultura del mare e per la diminuzione delle differenze di genere: in entrambi i campi la testimonianza di Ida Castiglioni è quella di una pioniera. E se l’impresa velistica è di grande rilievo – Ida Castiglioni arrivò 42esima in tempo reale a bordo di un Impala 35, nonostante le difficoltà logistiche e ambientali – è soprattutto il significato di quella sua impresa ad essere decisivo”.
“Ida Castiglioni – conclude la motivazione – a bordo di “Eva” (il nome della barca di quella regata, non certo un caso) ha dimostrato che il mare è anche un mondo di e per le donne: conta solo la tenacia, la capacità, la forza di volontà, la competenza, come dovrebbe essere in tutti i campi. Nell’Italia degli anni 70 non era semplice avere una così grande forza per una donna. E se oggi questo paese, e non solo nella vela, si è spostato in questa direzione, spesso controvento, lo dobbiamo a donne e persone come lei”.
Il Premio Costa Smeralda offre anche uno spazio agli studenti delle terze delle scuole secondarie di primo grado di Arzachena e Abbiadori, e dell’Alberghiero Costa Smeralda. Il progetto in questione, Un mare da leggere, nasce come una delle tante collaborazioni tra il Consorzio Costa Smeralda e il Comune di Arzachena in difesa del mare. Il concorso permette ai giovani di sperimentare la propria creatività componendo dei testi dedicati al tema che contraddistingue il Premio Costa Smeralda. Il più meritevole sarà poi valutato da una giuria di esperti che assegnerà proprio allo studente che ha redatto il testo migliore una menzione speciale durante la Cerimonia.
La menzione 2019 di Un mare da salvare andrà a Paola Manconi, che nel suo testo riesce a delineare la relazione del tutto particolare tra la Sardegna e il suo mare. Tutto parte da una considerazione folgorante: “Per noi che siamo un’isola il mare è tutto”. Un pensiero che, normalmente, è l’opposto rispetto a ciò che i sardi pensano del loro rapporto col mare.
“Isolani di terra, di pianura, di collina e pascoli, i sardi hanno finito per “confinare” il mare a un rapporto marginale. – affermano i membri della giuria – Ma è proprio dalla sua bellezza imparagonabile, dalla sua forza di attrazione che si può far ripartire un nuovo rapporto con il nostro Mediterraneo. La composizione di Paola non dimentica i rischi che si corrono e le minacce cui costantemente lo sottoponiamo: è un bene che le nuove generazioni possano “ribaltare” il loro concetto di mare-isola, ed è un bene che siano già consapevoli dei disastri ambientali che continuiamo a perpetrare. È uno scritto, però, ottimista: e forse proprio in questa sua forza di scorgere un futuro migliore, tutti insieme, risiede uno dei suoi punti più qualificanti”.