Il ricercatore del CNR e divulgatore è tornato a parlare di inquinamento e cambiamento climatica nell’ultimo numero di Touring Magazine
Da mesi, la Pianura Padana è in preda a un’allerta per l’inquinamento atmosferico senza precedenti. Le concentrazioni di particolato sottile hanno infatti superato i limiti consentiti, facendo di Milano una delle città più inquinate al mondo, subito dopo Dacca in Bangladesh, Lahore in Pakistan e Delhi in India. Di questa allarmante situazione è tornato a parlare anche Mario Tozzi, vincitore del Premio Cultura del Mediterraneo 2023, con un editoriale pubblicato sul numero di aprile di Touring Magazine.
Nel suo intervento, il divulgatore e ricercatore del CNR ha denunciato lo stato di inquinamento atmosferico nella Pianura Padana, evidenziando come questa regione sia diventata a causa di varie attività umane la più inquinata d’Europa. Secondo i dati riportati da Tozzi, oltre il 50% delle emissioni inquinanti derivano principalmente dal riscaldamento domestico e dagli allevamenti intensivi. Questi sono responsabili soprattutto della diffusione di particolato secondario, principalmente nitrati, dannosi per la salute umana. A complicare la condizione di inquinamento persistente ci ha pensato però anche il cambiamento climatico. Il 2023, infatti, è stato l’anno più caldo mai registrato, caratterizzato da un inverno insolitamente mite la cui mancanza di venti costanti ha complicato la dispersione delle polveri inquinanti.
Infine, l’autore ha criticato la tendenza a non affrontare il problema, ma a minimizzare la situazione e a colpevolizzare i tentativi di sensibilizzazione come allarmismo, lasciando impuniti i veri responsabili del peggioramento climatico. Secondo il divulgatore occorre invece incentivare i comportamenti virtuosi, riducendo i sussidi al settore petrolifero e investendo le risorse in energie rinnovabili e tecnologie sostenibili, sanzionando chi non rispetta le norme ambientali.
Francesco di Nuzzo
Crditit foto: Alerove – Opera propria, Wikipedia