Il divulgatore scientifico è tornato a parlare di ambiente dopo in numerosi incendi verificatisi nel mondo a causa dell’aumento delle temperature
Il mondo è sempre più caldo. Il periodo estivo portato dalla bella stagione si fa sempre più drammatico e intenso a causa di numerosi incendi che stanno devastando le aree verdi del pianeta, dalle Americhe fino all’Europa. Solo in Italia, infatti, si contano 51.386 ettari andati in fumo da inizio 2023, un’emergenza che se non affrontata può mettere in serio rischio il patrimonio naturalistico del nostro Paese. Sulla questione è intervenuto anche il divulgatore Mario Tozzi, che con un intervento pubblicato sul quotidiano La Stampa ha paragonato l’attuale situazione a un’età del fuoco e sollecitato l’urgenza di adottare misure preventive e a lungo termine per contrastare la crescente minaccia degli incendi boschivi. Per contenere il problema, il vincitore del Premio Cultura del Mediterraneo ha suggerito misure preventive come la creazione di strisce tagliafuoco – ovvero aree prive di vegetazione per ostacolare la diffusione delle fiamme – e l’uso di tecnologie come reti satellitari e droni per individuare velocemente i possibili focolai di incendio e intervenire in maniera tempestiva.
Fuoco, siccità e meno ghiaccio
A pagare per l’aumento delle temperature globali non è solo il verde dei boschi e delle foreste, il problema coinvolge da vicino anche l’intera industria agricola. Nel 2023 si è già osservato un aumento dei fenomeni piovosi eccezionali – come alluvioni e grandinate record – dovuti all’accumulo di calore eccessivo, che hanno portato a conseguenze devastanti per colture e centri abitati. Una situazione che non sembra fare altro che peggiorare. Secondo il Copernicus Climate Change Service, un’organizzazione affiliata al Programma Copernico dell’Unione Europea incaricata di monitorare le condizioni del nostro pianeta, il mese di luglio ha segnato un nuovo record di temperature estreme, portando a condizioni più aride rispetto alla media nella regione del Mediterraneo, compresi l’Italia e l’Europa sudorientale. Inoltre, l’estensione del ghiaccio marino in Antartide ha raggiunto un minimo storico, con una riduzione del 15% rispetto alla media. Per quanto riguarda il territorio italiano, i dati rilasciati dall’ISTAT hanno rilevato che nel 2021 si è registrato un aumento di temperatura media annua in diverse città e Capoluoghi di Provincia.
Francesco di Nuzzo