La rassegna si terrà dal 5 all’8 settembre nella splendida cornice della città toscana. Un programma tutto da scoprire
Maurizio Ferraris, vincitore del Premio Costa Smeralda, protagonista di con-vivere Carrara Festival, una manifestazione di ampio respiro che si tiene ogni anno nella splendida location della città toscana. Il festival ha avuto come suo fondatore e curatore per quattordici edizioni Remo Bodei. Ma dal 2020 si è affidato ai grandi nomi della cultura per creare un evento unico e originale. Lo stesso Ferraris ha sperimentato questo ruolo nel 2022 collaborando direttamente con gli organizzatori del festival curando l’edizione “tracce”. Quest’anno avrà come tema “cambiamento” e vedrà la consulenza scientifica di Mauro Ceruti. La direzione del Festival è come negli anni scorsi di Emanuela Mazzi.
L’immagine scelta per raffigurare il tema di questa edizione è una fotografia di Mimmo Jodice dal titolo “Demetra”, che ritrae la testa di una statua romana del I secolo d.C. rinvenuta a Ercolano e raffigurante Demetra, dea della terra, della natura e dell’agricoltura, deturpata da una lacerazione che le attraversa la guancia destra.
Tra gli ospiti protagonisti di questa edizione: Andrea Riccardi, Nathalie Tocci, Vito Mancuso, Daniela Lucangeli, Luigino Bruni, Luigi Zoja, Maurizio Ferraris, Chiara Saraceno, Laura Boella. In programma la musica di Leo Gassmann e dei Modena City Ramblers; appuntamenti imperdibili di con-vivere 2024 anche gli incontri con Drusilla Foer e Arturo Brachetti.
Il “panta rei” di Eraclito descrive l’inarrestabile divenire delle cose: tutto è in movimento, cambia e si trasforma. Gli incontri di parola di con-vivere 2024 indagheranno, attraverso conferenze e dialoghi a due voci, le dinamiche dei mutamenti e delle trasformazioni nel tempo e la portata dei cambiamenti in atto oggi, sondando più livelli, dalla dimensione naturale a quella antropologica e storica, dal piano individuale a quello collettivo. Ad aprire gli incontri, il 5 settembre, sarà il curatore scientifico Mauro Ceruti con La complessità del cambiamento: possiamo parlare ancora oggi di un “progresso verso il meglio” quando crisi globali mettono in discussione il futuro dell’umanità? Preparare questo futuro chiede un radicale cambiamento di paradigma, che muova verso un pensiero delle connessioni e delle relazioni e della complessità.
Venerdì 6 settembre alle 19 l filosofo Maurizio Ferraris si soffermerà su vivere, sopravvivere, previvere, convivere, le stazioni cioè attraverso cui ragionare attorno all’esistenza, alla stratificazione di esperienze e memorie che sono il modo in cui ciascuno di noi impara a vivere.
Riccardo Lo Re