Nell’ottobre del 1939 Marguerite Yourcenar lascia l’Europa infiammata dalla guerra per raggiungere l’America. Approda a Ellis Island sapendo alcune cose di sé stessa e poche del futuro. Ad attenderla c’è Grace Frick, conosciuta due anni prima a Parigi e destinata a essere sua compagna di vita per quarant’anni. Marguerite ha già scritto libri importanti e apprezzati dai critici, ha incontrato e tradotto Virginia Woolf, ma si trova a fare i conti con le tempeste della Storia, con le difficoltà economiche, è costretta all’insegnamento, a una vita sottotraccia, a riconquistare il suo tempo e sé stessa. E lo farà, con volontà, con disciplina, con la stessa forza di perfezionamento che traspare dalla sua scrittura. Complice un baule tornato dall’Europa, riprenderà in mano un vecchio progetto che diventerà Memorie di Adriano nel 1951. In una narrazione prismatica dallo stile teso, Eugenio Murrali rievoca la vita della scrittrice, dà voce, con vigile fantasia, ai pensieri degli esseri che le sono stati vicini, unendo alla profondità della documentazione l’appassionata leggerezza del racconto. Dopo aver viaggiato sulle sue tracce negli Stati Uniti e in Europa, Murrali intesse una trama di immagini, sentimenti, voci che avvolgono il lettore e lo accompagnano dentro la bellezza di una vita differente e ricca, lo mettono in contatto con le grandi storie narrate dalla scrittrice, quella di Adriano, ma anche di Zenone dell’Opera al nero, di Alexis, di Sophie e degli altri.