La scrittrice e traduttrice è intervenuta sul quotidiano La Stampa riguardo all’incidente avvenuto sulla strada provinciale romana sabato 1° luglio
È una vicenda tragica quella che sabato 1° luglio ha coinvolto un giovane di 20 anni alla guida di una Tesla e causato la morte di una donna di 67 anni. Il sinistro è avvenuto sulla via Laurentina, strada provinciale che congiunge Roma con Tor San Lorenzo. Secondo i primi accertamenti, il giovane stava effettuando dei sorpassi pericolosi che lo hanno portato tragicamente ad invadere la corsia della vittima. Il guidatore è ora indagato per omicidio stradale, mentre le autorità stanno conducendo un’inchiesta per stabilire le dinamiche esatte dell’incidente e le eventuali responsabilità. Questo, purtroppo, è ben lontano dall’essere un caso isolato. Secondo i dati riportati dalla Polizia Stradale, nel 2022 gli incidenti stradali sono aumentati del 7,4%, mentre quelli mortali sono stati 1.345 e le vittime 1.471. Ancora più allarmanti i dati a inizio marzo 2023, con un numero di vittime di incidenti stradali che supera le 200. Considerando queste cifre, l’educazione stradale e la responsabilità individuale risultano molto importnati nella prevenzione degli incidenti.
Su questa delicata questione è intervenuta anche Elena Loewenthal, scrittrice e giudice del Premio Costa Smeralda, che con un articolo pubblicato sul quotidiano La Stampa ha mosso una critica verso la responsabilità genitoriale e l’importanza di una consapevole educazione dei figli, sottolineando quanto il processo educativo e formativo sia essenziale per il loro sviluppo e per il loro modo di interagire con il mondo. Essere genitori comporta una grande responsabilità e una consapevolezza delle azioni che possono avere un impatto significativo sulla vita dei figli e di coloro che li circondano. Negando questa funzione educativa, il cui scopo principale dovrebbe essere la preparazione dei figli ad affrontare il mondo in modo responsabile e rispettoso, si rischia di provocare situazioni dannose sia verso sé stessi che nei confronti della collettività. È possibile leggere l’intervento integrale della scrittrice sul sito del quotidiano.
Francesco di Nuzzo