La giudice del Premio Costa Smeralda è intervenuta sul caso della direttrice d’orchestra con un intervento sul quotidiano La Stampa
Dobbiamo essere tolleranti con gli intolleranti? No, secondo il filosofo Karl Popper e il suo “Paradosso dell’intolleranza“, ma cosa succede se il nostro giudizio è perentorio anche nei confronti di chi mostra di avere opinioni o idee politiche diverse? Una situazione simile è capitata recentemente alla direttrice d’orchestra Beatrice Venezi, che si è trovata al centro di una controversia in Francia dopo essere stata scelta per dirigere i prossimi concerti di Natale e di Capodanno all’Opera di Nizza. La Venezi è stata accusata da parte di ben dodici associazioni di essere una “neo-fascista” a causa del suo ruolo consultivo nel governo e del suo background familiare. Il 17 novembre 2022, la direttrice d’orchestra lucchese è stata nominata consigliere per la musica dal Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, rappresentante del partito di destra Fratelli d’Italia, ma ciò che rende la sua situazione ancora più controversa agli occhi degli accusatori sono le sue posizioni politiche è la vicinanza del padre al partito di estrema destra Forza Nuova, di cui è stato dirigente nazionale.
Sulla questione si è espressa anche Elena Loewenthal, direttrice della Fondazione del Circolo dei lettori di Torino e giudice del Premio Costa Smeralda, che ha ammonito con un intervento riportato sul quotidiano La Stampa sull’uso della parola “fascista”. La scrittrice ha messo in evidenza l’importanza di comprendere la forte carica emotiva e negativa associata alla parola e di evitare di utilizzarla senza riflettere quando si descrive una persona o una situazione. Giudicare qualcuno “fascista” – o peggio, neofascista – rappresenta per questo un gesto definitivo che richiede grande cautela da parte di chi lo fa e richiama una responsabilità altrettanto grande per chi viene accusato. È possibile leggere il commento integrale della giudice sul sito del quotidiano.
Francesco di Nuzzo
crediti foto: Heather (Williams) Gruber from NEW YORK, USA