La giudice del Premio Costa Smeralda protagonista di un incontro all’Università degli Studi di Milano
Ci sarà anche la storica della letteratura italiana Lina Bolzoni in uno dei prossimi incontri organizzati dall’Università degli Studi di Milano. Per l’occasione sarà presentato il volume Leggere in Europa. Testi, forme, pratiche (secoli XVIII-XXI), edito da Carocci. Un libro, curato Lodovica Braida e Brigitte Ouvry-Vial, frutto di un lavoro di ricerca internazionale avviato nel 2013 a Le Mans durante il convegno ”Textes, formes, lectures en Europe (18e-21e siècles). L’incontro sarà introdotto da Paolo Rusconi e coordinato da Irene Piazzoni. Oltre alla presenza delle curatrici del volume, ci saranno diversi intellettuali che cercheranno di affrontare il tema dal loro punto di vista sulla base dei loro studi e percorsi accademici. Ci saranno infatti storici del libro, studiosi di letteratura, di sociologia e di digital humanities. Questo perché il tratto fortemente interdisciplinare dei contributi del testo consente una riflessione ampia e diversificata sul tema della lettura. Un argomento che, come tutti gli altri, ha attraversato i secoli registrando continui cambiamenti a livello culturale.
Oggi, nell’epoca del digitale, sta assistendo alla più radicale delle sue trasformazioni. Milioni di lettori e lettrici viaggiano da una piattaforma a un altra, compresi i social network, non solo per leggere i testi scritti da altri ma anche per crearne di nuovi, generando così una comunità senza confini che ha mutato profondamente l’editoria tradizionale.
Il volume, per questo, consente di avere uno sguardo più ampio possibile su una pratica, la lettura, che non può più essere ritenuta statica ma che è in continua evoluzione. «Leggere è un piacere – ha affermato Bolzoni in un’intervista – Oltre ai libri che leggo per lavoro è molto bello leggere anche in modo disinteressato, perché questo aiuta anche a fare la ricerca specialistica e non chiudersi nel proprio lavoro, ma cercare di leggere il più possibile nei campi più diversi».
Tutto ciò sarà affrontato in modo da consentire una riflessione sui contesti storici e materiali che hanno influito (e continuano a farlo ancora oggi) sulle proposte degli editori, sulle esperienze dei lettori e delle lettrici in ambito europeo. Un viaggio che comincia da molto lontano, ovvero dal bisogno di lettura che dal XVIII secolo arriva fino alla rivoluzione digitale e di internet.
Riccardo Lo Re