Stefano Salis racconta il caso delle Brownstones, le costruzioni popolari messe a disposizione da Lacasapark Art Residency
Lo abbiamo conosciuto a bordo di una 127 colorata, girando per le strade di New Yard in cerca dell’ispirazione e dello spirito di Costantino Nivola. Ma è da tempo, come racconta il presidente di giuria Stefano Salis, che Cristian Chironi sta sviluppando progetti sull’Arte dell’Abitare, in un confronto con alcuni spazi che si sposano con il concerto di arte in giro per il mondo. Tra i progetti più conosciuti c’è My house is a Le Corbusier, un Gran tour alla scoperta delle architetture disegnate da Le Corbusier in 12 paesi. In più ha lavorato nella casa di Pierre Jeanneret a Chandigarh, e nella residenza della scrittrice Victoria Ocampo progettata dall’architetto Alejandro Bustillo a Buenos Aires. Tutti spazi che condividono la stesse finalità instaurando un rapporto umano (visitatore) e ambientale (spazio) grazie a questa performance.
Proprio grazie a questo percorso Chironi ha scelto di spingersi oltre puntando su un’architettura caratteristica di New York City, una “Brownstone” del 1850. L’edificio, situato nel quartiere Clinton Hill a Brooklyn, si riferisce a una casa costruita con l’arenaria marrone tra la metà e la fine dell’Ottocento. Soffitti alti, eleganti pavimenti in legno e decorazioni ornamentali. Una formula che ha interessato un certo modello abitativo negli Stati Uniti. Il più diffuso in America grazie alla sua forma mutevole e ai vari stili architettonici impiegati nella costruzione di questi edifici vhr li rendono fra i più interessanti della città di New York. Una di queste è stata messa a disposizione dell’artista Cristian Chironi da Lacasapark Art Residency, programma di residenza con base a Gardiner nella Hudson Valley di New York.
L’artista italiano dal 22 marzo al 13 aprile trascorrerà un periodo di studio all’interno della casa per poi esporre i risultati di della sua esperienza negli spazi del MAN – Museo d’arte della Provincia di Nuoro. E il bello è che i visitatori potranno interagire con l’artista nel corso di visite individuali via un’email in modo da ottenere su appuntamento.
Riccardo Lo Re