Durante l’ultima puntata della trasmissione la scrittrice è nuovamente intervenuta sul femminicidio di Giulia Cecchettin citando il famoso saggio di David Foster Wallace
Intervenuta nel corso dell’ultima puntata di Piazzapulita, trasmessa su La7 il 23 novembre scorso, la giudice del Premio Costa Smeralda Chiara Valerio ha commentato in dialogo con Corrado Formigli il femminicidio di Giulia Cecchettin, affrontando la distinzione tra responsabilità individuale e collettiva legata a questo tragico episodio e utilizzando come analogia il saggio del giornalista e scrittore David Foster Wallace Questa è l’acqua.
In questo famoso saggio, il giornalista americano paragona l’ambiente di crescita di un individuo all’acqua che circonda i pesci in un acquario, l’unico contesto conosciuto a loro. Proprio come i pesci, intrappolati fin dalla nascita nella sola prospettiva dell’acqua, anche le persone, soprattutto in giovane età, trovano difficile – talvolta perfino impossibile – comprendere pienamente il mondo esterno e agire in maniera consapevole. L’educazione e l’insegnamento, spiega Wallace, rivestono pertanto un ruolo fondamentale per sottrarsi a visioni di pensiero dannose e sviluppare un pensiero critico.
«Penso che ci sia un’acqua in cui tutto questo accade – ha spiegato Valerio, citando proprio il saggio del giornalista americano – e che quest’acqua formi e performi sia FIlippo Turetta che GIulia Cecchettin.» Nel suo intervento, la scrittrice ha toccato anche diversi temi di attualità legati alla parità di genere e ha commentato anche la narrazione che coinvolge le posizioni politiche opposte di destra e sinistra, evidenziando il confronto tra i due schieramenti nei confronti del femminicidio e delle tematiche sociali. L’autrice ha poi sottolineato ancora una volta quanto sia importante prendersi la responsabilità delle dinamiche sociali in cui un individuo cresce e ha criticato la mentalità che vede una netta separazione tra maschi e femmine, definendola una semplificazione e auspicando un futuro in cui vi sia una reale parità di diritti.
La discussione si è conclusa con la proiezione di un intervento video della scrittrice Michela Murgia, scomparsa lo scorso agosto. Nel video, l’autrice sarda ha sottolineato che di fronte all’ingiustizia del patriarcato è richiesto a tutti prendere posizione, sostenendo che davanti all’ingiustizia non è possibile rimanere neutrali.
Francesco di Nuzzo
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