Al Musli, Museo per l’infanzia di Torino, è stato presentato un volume unico nel suo genere con la presenza del presidente di giuria del Premio Costa Smeralda Stefano Salis
Tanti auguri, burattino! Il personaggio immaginario nato dalla penna di Carlo Collodi è stato celebrato lo scorso 17 gennaio a Palazzo Barolo con il volume di Santo Alligo edito da Little Nemo. Pinocchio. Atlante delle edizioni italiane dal 1883 al 2022 è un testo che non può mancare nelle proprie librerie se si è cresciuti accompagnati da una storia che ha sconfitto il tempo diventando universale. E pensare che un tempo non era nemmeno destinato a essere un romanzo.Collodi inizialmente scrisse l’opera suddividendola in varie puntate. Era il 1881 e Pinocchio cominciò e muovere i suoi primi passi nel Giornale per i bambini diretto da Ferdinando Martini. Un piccolo periodico che usciva ogni settimana come supplemento del quotidiano Il Fanfulla, nella quale furono pubblicati i primi otto episodi. E già da lì cominciarono i primi problemi per il povero burattino. Il racconto si concluse con un finale tragico quando Pinocchio rimase impiccato con una corda su una grossa quercia. Ed era facile immaginare la reazione dei lettori di fronte a un simile epilogo. Collodi venne spinto a continuare la storia, anche se fu un percorso ad ostacoli per l’autore. Ma dopo due anni si arrivò al finale che racchiude l’intera evoluzione del personaggio, fino alla sua definitiva trasformazione. La prima edizione in volume venne pubblicata, con alcune modifiche, nel 1883 dalla Libreria Editrice Felice Paggi con le illustrazioni di Enrico Mazzanti. Dopodiché fu praticamente tradotto in tutte le lingue del mondo, entrando nell’olimpo delle letteratura per ragazzi.
Insieme all’autore Santo Alligo nel corso dell’incontro c’era anche Stefano Salis, presidente di giuria del Premio Costa Smeralda. Il giornalista de Il sole 24 ore si trovava inoltre in buona compagnia, vista la presenza di figure di spicco come Pompeo Vagliani, presidente della Fondazione Tancredi di Barolo – MUSLI (Museo della Scuola e del Libro per l’Infanzia), Ugo Nespolo, Giovanni Nahmias, Sergio Pignatone (Little Nemo). E per l’occasione la Fondazione, oltre ad aver patrocinato la pubblicazione del volume, ha messo a disposizione i materiali storici del fondo Pinocchio per le ricerche e il reperimento immagini. Un’opportunità da non lasciarsi scappare.
Riccardo Lo Re