La cura dell’acqua salata si colloca nella Galizia iberica del 1730. Brais Barreiro, un argentiere de La Coruna, per sottrarsi alla giustizia dopo aver ucciso un facoltoso cliente, riesce a imbarcarsi, dicendo di chiamarsi Santiago Romero, su un mercantile inglese diretto a Genova che, dopo varie soste a Tunisi e a Palermo, lo sbarcherà a Napoli in condizioni di salute assai critiche. Brais ha sviluppato una tossicodipendenza da stramonium, il lungo e disagevole viaggio lo ha debilitato, ed è ridotto un cencio. Incosciente e preda di deliri e visioni, verrà raccolto da una popolana che lo curerà e ne farà il suo compagno, inconsapevole che Brais reca con sé un segreto: un “sapo gallego”, ovvero una specie di collana molto elaborata, nel quale si concentra un oscuro e spaventoso potere, come il senso di una sventura incombente dalla quale però non è possibile liberarsi.
La «maledizione» del Sapo gallego influirà sulla storia della famiglia Romero per secoli, storia che si dipanerà tra la Tripolitania del 1915 e la Napoli del 1943.
Antonella Ossorio con La cura dell’acqua salata ha scritto un romanzo impeccabile per solidità della trama e eleganza della prosa, una storia che sorprende e avvince dall’inizio alla fine.
Autore
Antonella Ossorio nata a Napoli, è autrice di numerosi testi per l’infanzia, pubblicati per Einaudi Ragazzi, Giunti, Electa, Fatatrac, Interlinea, Rizzoli e diverse altre case editrici. Tra i suoi libri, spicca La mammana, pubblicato nel 2014, e Se entri nel cerchio sei libero. Un’infanzia in Burkina Faso, uscito invece nel 2009. L’autrice partecipa a progetti di lettura presso scuole e biblioteche e conduce laboratori di poesia e scrittura creativa. Ossorio ha infine vinto il premio Elsa Morante Ragazzi grazie al testo dal titolo Ma quante smorfie.