L’opera è stata realizzata dal noto scultore sardo che, partendo da una pietra di forma naturale, ha saputo dare una forma unica a ciascun premio a seconda della specifica categoria
Basalto; trachite; granito; marmo; e calcare. Sono gli elementi che più ogni altro sanno raccontare la forza e l’identità della Sardegna. La materia che da vita al sogno chiamato Gallura è presenta anche nei riconoscimenti che nella serata del 26 aprile saranno assegnati ai vincitori del Premio Costa Smeralda. A realizzarli è il re della pietra in persona, ovvero l’artista Giuseppe Sanna. Un autore e scultore talentuoso che si è distinto per dei lavori di pregevole fattura. Anche quest’anno il Consorzio Costa Smeralda lo ha scelto per realizzare i premi che saranno consegnati al Conference Center di Porto Cervo. Una decisione che va proprio nella direzione di rafforzare il rapporto tra natura e cultura, concetti distinti ma strettamente correlati. La cultura, con le sue norme, i suoi riti e le pratiche millenarie, influisce profondamente sul nostro modo di interagire con l’ambiente. Ma allo stesso tempo si evolve tenendo conto dei cambiamenti stessi della natura. Motivo per cui rappresentano due elementi inscindibili legati al nostro tempo.
L’opera dello scultore Giuseppe Sanna è basata su una pietra di forma naturale per ciascuna categoria: in basalto per la Narrativa, trachite per la Saggistica, granito per il Premio Internazionale, marmo per il Premio Cultura del Mediterraneo e calcare per il Premio Speciale. Il Premio Costa Smeralda è il primo premio letterario che si serve della pietra come simbolo del legame con il territorio. Rappresentano concretezza, solidità, capacità di resistere nel tempo. Ma ciò che colpisce di queste pietre tipiche del paesaggio sardo forgiate dalla natura sono le loro caratteristiche eccezionali. Oltre a essere differenti perché ogni autore è diverso dall’altro, unico e irripetibile, le pietre si intrecciano e si completano a vicenda unite da una base in cristallo che ricorda il colore della destinazione più incantevole al mondo.
Riccardo Lo Re