I libri possono cambiarci la vita. Leggere è l’abitudine al piacere che però non tutti si concedono. Ecco i 10 ottimi motivi per i quali la lettura va considerata un’esperienza magnifica
Basta scuse per non leggere. I lettori, quelli veri, conoscono ampiamente i benefici ottenuti dal dedicare un po’ di tempo al giorno al piacere della lettura. Con questo articolo vogliamo invece rivolgerci a coloro che non hanno ancora avuto la fortuna di comprendere a fondo quanto la lettura possa essere positiva. Proviamo a stilare una breve classifica dei dieci motivi vincenti.
1) Leggere non è una passione esclusiva.
E’ una delle cose che semplicemente puoi fare e basta. Non hai bisogno di essere laureato, o di essere ricco o di qualsiasi altro requisito. Devi solo sederti (o anche no, ma vi assicuro che in piedi è più scomodo) e lasciarti andare. Tutto qui. Non serve essere in forma perfetta o avere una attrezzatura costosa e nemmeno uscire di casa. Per leggere basta, appunto, leggere.
2) Leggere è economico.
Molto economico, e non sto scherzando. Se ci pensate, è pieno di libri che potete leggere spendendo praticamente nulla (ebook gratuiti e legali ovunque, in rete, senza contare le biblioteche), bancarelle dell’usato (ci si trova di tutto, dai grandi classici alle quasi novità al costo di una pizzetta o di un tramezzino). Nelle librerie belle ( ce ne sono ancora, eccome se ce ne sono), poi, potete comprare ottimi libri nuovi in edizione economica che più economica non si può. Sembra una fesseria, ma è così. Si. Può. Fare.
3) Leggere è una buona abitudine.
Il cervello è una sorta di muscolo, e va utilizzato spesso se lo si vuole mantenere in forma, e la lettura aiuta. Poirot diceva che sentiva muoversi le sue cellule grigie, ed è effettivamente così. Quando leggete le cellule grigie si muovono: il problema è verso cosa si muovono, ma qui si passa al punto
4) Se vuoi leggere hai un sacco di gente che ti consiglia.
Leggere libri brutti è peggio che non leggere. Non è vero che leggere tout court aiuta: se ti nutri di schifezze magari fai il pieno di calorie ma alla lunga diventi un ciccione con le coronarie intasate. Con la lettura uguale: leggere libri brutti non fa di te un lettore, ma uno che legge libri brutti. Per fortuna, la rete è strapiena di gente appassionata e disinteressata pronta a fornire consigli (a patto che siate in grado di beccare i farlocchi, quelli che fanno marketing e basta, ma sono facili da sgamare). Se vuoi leggere trovi di colpo un sacco di amici pronti a fornirti le loro opinioni. Poi, sta a te.
5) Puoi leggere ovunque e su più supporti.
Quelli che eh ma io il profumo della carta e basta mi stanno antipatici quanto quelli che io o sul tablet oppure non leggo. Invece è fantastico, finalmente, potersene andare in giro con in tasca tutta la bibliografia di Stephen King sull’ebook o magari scegliere di portarsi le commedie di Campanile in cartaceo perché siamo stati fortunati e ce l’hanno regalato da piccoli e ci piace anche il segno della tazzina di caffè che ci ha lasciato sopra lo zio scemo una volta. Abbiamo più opzioni, che meraviglia!
6) Puoi darti delle arie.
Non troppe, per carità, però un pochino, il minimo consentito sì, dai, non diciamo bugie.
7) La lettura si adatta al tuo umore.
Se sei triste e vuoi tirarti su, se sei allegro e vuoi essere ancora più allegro (se sei allegro e vuoi deprimerti fai mente locale, è probabile che tu sia scemo), c’è sempre il libro adatto per te. Dice, eh ma anche i dischi, anche i film: vero, ma si scrive da più tempo di quanto si girino film e si incidano dischi, vuoi mettere la varietà di scelta? Non c’è proprio paragone.
8) Addormentarsi con un libro è bello.
Non dico quella cosa fighetta dell’intimità tua con le alate parole, dico proprio col libro che ti crolla sul naso e ti fa pure male ma tu sei già troppo addormentato per prenderti collera. E’ una cosa che mi è sempre piaciuta tanto, il libro che ti crolla dalle mani, non so perché.
9) Quando ti prende, ti prende veramente.
Io sono un grande appassionato di serie tv: mi faccio delle maratone mostruose. Sono anche appassionato di videogiochi, e anche lì mi è capitato di star sveglio notte e giorno per passare un livello o sconfiggere un Boss. Eppure, vi garantisco che nessuna di queste cose è lontanamente paragonabile alla sensazione che ti trasmette un libro che ti prende. Quando ti acchiappa, non hai letteralmente scampo, altro che Playstation o Breaking Bad.
10) Non sai che ti perdi.
Secondo me, è l’unico slogan valido. L’unica cosa che puoi dire a chi non legge. C’è dentro tutto, compreso il dispiacere di non riuscire a condividere una cosa così meravigliosa, unita al piacere sincero di volerla condividere. Ecco, mi dispiace per voi, che non sapete quello che vi perdete.