Il Salone del Libro è un’occasione unica per la promozione dell’editoria sarda e delle preziose e interessanti pubblicazioni stampate sull’Isola
Basterebbe guardare i numeri dell’incontro con il professor Alessandro Barbero al Salone del Libro di Torino per sancire il successo della spedizione degli editori sardi. 1200 spettatori che hanno preso parte all’evento straordinario organizzato proprio dall’Aes per raccontare il Medioevo Sardo attraverso la voce dello storico più famoso d’Italia che ha firmato per la casa editrice di Nuoro “Ilisso”i due volumi “Il tempo dei Vandali e dei Bizantini” e “Il tempo dei giudicati”. «La storia della Sardegna – ha detto Barbero – non si può ricostruire se non considerandola come parte di un sistema che cambia: può essere l’Impero Romano, può essere il regno vandalo, può essere l’Impero Romano d’Oriente, quello bizantino, il mondo dei comuni italiani di Pisa, di Genova, può essere il mondo dei catalani o degli aragonesi: ma sempre la Sardegna è stata inserita in un sistema che da un lato l’ha arricchita e dall’altro certamente l’ha sfruttata. Non è corretto nemmeno lo stereotipo della fiera resistenza dei Sardi contro gli invasori – ha spiegato ancora il medievista – ma al contrario c’è stato un contatto continuo, una fusione, una globalizzazione mediterranea». Il Salone del Libro è stata anche occasione per ricordare Michela Murgia, tra le scrittrice sarde più apprezzate e più influenti degli ultimi decenni, scomparsa solo qualche mese fa. “Michela Murgia è l’immagine di donna sarda, indipendente, forte, intellettuale, scrittrice, narratrice, interprete delle contraddizioni dei nostri tempi, sempre positiva, contro le discriminazioni, contro ogni genere di violenza compresa quella di genere, un messaggio che ancora perdura e non si spegnerà mai. Michela Murgia invita le donne a rivendicare il proprio ruolo all’interno della società e quindi a contrastare lo stato di discriminazione e di subordinazione alla figura dell’uomo cui siamo ancora sottoposte, che invita a crescere, evolvere per generare strumenti di condivisione, di convivenza e circolarità della cultura e a ribellarsi ogniqualvolta qualcuno pretenda di dirci in che modo dobbiamo vivere o in che modo potremmo essere felici”. La scrittrice Eleonora Carta ha ricordato così Michela Murgia, insieme all’editrice Silvia Corbu, nel corso di un incontro svoltosi nella tarda mattinata nello stand della Regione Sardegna, nella seconda giornata del XXXVI Salone Internazionale del Libro di Torino. Lo stand Aes a Torino ha riunito 31 editori sardi. Una giornata declinata al femminile ha aperto gli eventi dell’AES, l’Associazione Editori Sardi presente anche quest’anno al Salone internazionale del libro di Torino, aperto oggi al Lingotto. Sono circa cinquemila i libri che AES porta a Torino, allestendo inoltre una serie di eventi originali per la promozione del comparto. La prima giornata è stata declinata al femminile e ha aperto gli eventi dell’AES, l’Associazione Editori Sardi presente anche quest’anno al Salone internazionale del libro di Torino, aperto oggi al Lingotto. AES riunisce al Salone per il 37esimo anno consecutivo la maggioranza degli editori sardi, ben 31, quegli stessi editori che, con il loro catalogo e la consolidata attività, garantiscono una piena rappresentatività dell’Isola e della sua cultura. Sono circa cinquemila i libri che AES porta a Torino, allestendo inoltre una serie di eventi originali per la promozione del comparto.
Davide Mosca