La sociolinguista sarà protagonista della quinta edizione che si svolgerà alla Fucina Culturale Machiavelli
Interventi. Confronti. Dibattiti con più di cinquanta esperti del settore. Tutto questo è il Festival del Giornalismo di Verona, un evento che unisce cultura e informazione intrecciandole in un programma ricco di spunti. Giunto alla quinta edizione, è un appuntamento che si terrà alla Fucina Culturale Machiavelli che accoglierà per l’occasione un programma pieno di spunti per i lettori e non solo. Il Festival del Giornalismo di Verona rappresenta un’opportunità per una serie di riflessioni sul ruolo del giornalismo e sulle sfide della comunicazione nell’epoca delle trasformazioni digitali.
Tutto ciò è possibile grazie alla cooperazione di due realtà importanti del territorio: l’associazione culturale Heraldo, e il dipartimento di Culture e Civiltà dell’Università di Verona. Il tema di quest’anno sarà “Effetto Domino: siamo tutti interconnessi”. Da questo punto di partenza si andrà a esplorare il ruolo del giornalismo e delle nuove tecnologie. Due elementi più che mai legati dagli ultimi eventi che stanno influendo su ogni aspetto della società moderna.
Il festival comincerà ufficialmente il 13 marzo alle 21 con un incontro interessante con Mario Calabresi, giornalista, scrittore e direttore di Chora Media che presenterà “Il tempo del… giornalismo”, un’analisi sull’evoluzione della professione. Da segnalare altri importanti appuntamenti come l’incontro dal titolo “La cura delle parole” con Annamaria Testa e la sociolinguista e finalista del Premio Costa Smeralda 2024 Vera Gheno, moderato dalla giornalista Elena Guerra. Domenica 16 marzo saranno invece assegnati il Premio Antonio Megalizzi, in ricordo del giovane reporter vittima dell’attentato a Strasburgo dell’11 dicembre 2018. A chiudere la rassegna ci sarà l’intervento di Corrado Augias.
Riccardo Lo Re