Con un articolo su La Nuova Sardegna, il giudice del Premio Costa Smeralda ha replicato alle dichiarazioni rilasciate dalla Ministra riguardo al territorio della Sardegna
A breve, un nuovo “occhio silenzioso” si poserà sul nostro universo alla ricerca di risposte. Il 6 giugno scorso, il Governo italiano ha formalmente proposto la Sardegna come sede dell’Einstein Telescope, un rivoluzionario rilevatore di onde gravitazionali promosso dall’Unione Europea. L’area designata per la sua costruzione è quella dell’ex sito minerario di Sos Enattos a Lula, in Barbagia, regione famosa per la sua quiete eccezionale che la rende un luogo perfetto per ospitare il delicato apparecchio. Durante la trasmissione radiofonica Il pomeriggio di Radio Uno, la Ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini ha ribadito l’importanza della costruzione del telescopio proprio nella Regione Sardegna, sottolineandone il potenziale contributo alla riqualificazione del territorio e alla lotta contro la criminalità organizzata. Tuttavia, questa lettura ha suscitato la replica di Marcello Fois, scrittore e giudice del Premio Costa Smeralda, che con un articolo pubblicato sul quotidiano La Nuova Sardegna ha parlato in difesa del territorio della Barbagia e dei suoi abitanti.
Secondo lo scrittore di Nuoro, infatti, il territorio della Barbagia sarebbe perfetto per ospitare il telescopio non solo per via delle sue caratteristiche distintive – come l’assenza di sismicità, di rumore e di impatto ecologico -, ma soprattutto grazie alla qualità degli abitanti, che da sempre hanno dimostrato una forte integrità e di essere quindi ben lontani da quella criminalità organizzata che la ministra Bernini ha invece suggerito con il suo intervento radiofonico. Nell’articolo, Fois ha invece criticato l’abbandono amministrativo e le disparità del territorio sardo rispetto al resto dell’Italia, sottolineando che progetti come l’Einstein Telescope potrebbero rappresentare un mezzo per elevare la regione a un livello più equo rispetto al resto del Paese. L’autore ha infine ricordato che solo qualche anno fa la stessa area dell’ex miniera di Sos Enattos era stata proposta per ospitare scorie nucleari radioattive, una possibilità ben peggiore che però non aveva suscitato la stessa preoccupazione riguardo la presenza di organizzazioni criminali.
Francesco di Nuzzo
foto copertina: Max.oppo, wikiepdia