La scrittrice simbolo della Sardegna è stata omaggiata nel corso della kermesse culturale con uno spettacolo il 2 luglio all’Arena Stadio dei Pini
“Le più grandi cose si dicono in silenzio” scriveva Grazia Deledda nel suo romanzo Amori Moderni, ma a ben vedere la vita della scrittrice di Nuoro non è di certo passata inosservata. Non solo è stata una delle penne più influenti della letteratura italiana del XX secolo, ma è stata anche la prima e unica donna italiana ad essere stata onorata con il prestigioso Premio Nobel per la Letteratura nel 1926.
Per rendere omaggio all’importanza che Grazia Deledda ha avuto per la letteratura italiana, domenica 2 luglio si è tenuto presso l’Arena dello Stadio dei Pini a Milano Marittima (RA) lo spettacolo “con Grazia”, un sincero tributo alla vita e all’opera di Grazia Deledda animato dalla scrittrice Sandra Petrignani e dall’attrice Francesca Gatto, con accompagnamento musicale di Elena Ledda (voce), Luigi Lai (launeddas) e Mauro Palmas (mandola e liuto cantabile). L’evento fa parte dell’annuale rassegna culturale Ravenna Festival, una due mesi dedicata alla celebrazione di tutti i linguaggi artistici, dalla musica alla rappresentazione teatrale. ed è stato curato da Marcello Fois, scrittore e giudice del Premio Costa Smeralda, e realizzato in collaborazione con l’Associazione “Grazia Deledda, una Nobel a Cervia“.
Lo spettacolo è stata un’occasione straordinaria per celebrare il profondo legame tra la scrittrice e Cervia, località balneare nella provincia di Ravenna, dove amava trascorrere le sue vacanze. Proprio in questa città la scrittrice ha ambientato quattro dei suoi romanzi e diversi suoi racconti. Dopo aver vinto il premio Nobel, ha persino acquistato una residenza estiva chiamata Villa Caravella, dove ha trascorso ben quindici stagioni. Il suo legame con Cervia era così intenso che le è stata conferita la cittadinanza onoraria nel 1928. La città ha dedicato una parte del lungomare alla scrittrice e un monumento commemorativo realizzato dallo scultore Angelo Biancini nei pressi della villa dove era solita soggiornare.
Francesco di Nuzzo