La vincitrice del Premio Costa Smeralda presenta al Teatro Nuovo di Napoli il suo ciclo di incontri ideato durante il Salone del Libro di Torino
I classici non muoiono mai, ci accompagnano silenziosi attraverso il tempo come testimoni mutevoli della storia offrendo, a chi sa ascoltare, un legame unico tra le generazioni. Valeria Parrella, scrittrice e vincitrice del premio Costa Smeralda 2023 per la narrativa con il romanzo La fortuna, porta il suo personale tributo ai grandi personaggi della tradizione greca con il format Calissici Sovversivi, un progetto teatrale ideato durante il Salone del Libro di Torino e ora in scena a cadenza mensile presso il Teatro Nuovo di Napoli.
Dopo i primi appuntamenti dedicati alla tragedia di Antigone, al mito di Orfeo ed Euridice e al personaggio del veggente Tiresia, il protagonista del prossimo incontro previsto per il 13 febbraio sarà Eros, dio greco dell’amore fisico e del desiderio, il cui influsso consente alle persone di liberarsi e di esprimere veramente il proprio essere, al di fuori delle norme e delle convenzioni sociali. Nella cultura greca antica, infatti, il concetto di “eros” rappresentava ben più di una semplice passione amorosa: era considerato un principio divino che spinge gli individui verso la bellezza. Lo spettacolo, della durata di 60 minuti, avrà inizio alle ore 19 presso gli spazi del teatro.
«Classico è una parola strana – ha dichiarato Parrella – perché “classico” fa pensare a qualcosa a cui dobbiamo togliere le ragnatele, e “sovversivo” invece è la rivoluzione. È quello che io credo noi viviamo quando andiamo a scoprire perché ci interessa ancora Antigone, perché Eros ci affascina tanto, perché il primo transessuale della storia è Tiresia.». Il progetto della scrittrice si sviluppa in una serie di sei incontri da novembre ad aprile, e ha l’obiettivo di far riflettere il pubblico su quanto ciò che è classico, archetipico ed epico sia intrinsecamente universale e possa beneficiare l’umanità, promuovendo una discussione senza limiti o tabù imposti per riflettere sulla società attuale, a partire ovviamente dai miti sui cui si fonda il canone della cultura mediterranea.
Francesco di Nuzzo