La giudice del Premio Costa Smeralda approfondirà la figura del vampiro in dialogo con lo storico della scienza Francesco Paolo De Ceglia
Mercoledì 27 settembre alle ore 21 si terrà presso la sala grande del Circolo dei lettori di Torino l’incontro Vampyr. La vita per sempre, al quale parteciperanno in dialogo la scrittrice e giudice del Premio Costa Smeralda Chiara Valerio e lo storico della scienza Francesco Paolo De Ceglia. L’evento fa parte della manifestazione culturale Torino Spiritualità, quest’anno incentrata sul tema della morte e del rapporto della società con la perdita.
L’incontro approfondirà il magnetismo e la profondità dell’immagine del vampiro nella società, considerandolo come simbolo del desiderio di eternità e come figura dalle caratteristiche inquietanti e seducenti nell’immaginario collettivo. Entrambi gli autori hanno già esplorato il concetto di non-morte in modi diversi: De Ceglia è l’autore di Vampyr.Storia naturale della resurrezione (Einaudi), un saggio dettagliato sulla storicità dei vampiri reali, mentre Chiara Valerio ha dato la sua interpretazione contemporanea di Dracula nel suo romanzo Così per sempre (Einaudi). L’evento ha suscitato un’enorme interesse da parte del pubblico ed ha già registrato il tutto esaurito.
Il festival in breve
Organizzata con il patrocinio della Fondazione Circolo dei lettori di Torino, Torino Spiritualità è una manifestazione letteraria a cadenza annuale dedicata al dialogo che vede il coinvolgimento di numerose associazioni e istituzioni. Da oltre 15 anni, il festival offre una piattaforma comunitaria di discussione incentrata su tematiche cruciali della nostra società attraverso incontri, lezioni e letture animate da importanti personalità della cultura e della letteratura italiani e internazionali. Ogni edizione del festival si propone di analizzare e discutere in quattro giorni un tema diverso, come la speranza, la memoria e la scelta, sempre con un focus sulla dimensione etica e spirituale dell’essere umano, cercando di esplorare nuove prospettive di conoscenza e di rapporto con gli altri. L’evento abbraccia varie sedi sia all’interno della città che nella regione, creando così un’ampia area di contemplazione che trasforma la città di Torino in un luogo di riflessione diffuso.
Francesco di Nuzzo