Edito da Sellerio, il nuovo libro della scrittrice e giudice del Premio Costa Smeralda arriverà sugli scaffali delle librerie a partire dal 20 di febbraio
Una tranquilla cittadina di provincia, una morte all’apparenza inspiegabile e un avvocato pronto a tutto per risolvere il mistero. Sono questi gli ingredienti principali di Chi dice chi tace, il nuovo romanzo di Chiara Valerio in uscita in tutte le librerie a partire dal prossimo 20 febbraio.
Ambientato negli anni ’70 a Scauri, una tranquilla cittadina nella provincia di Latina e luogo di nascita della scrittrice, il racconto prende vita a seguito della misteriosa morte di Vittoria, da poco trasferitasi nel paese. Personaggio enigmatico e dallo stile eclettico, con il suo modo di vivere Vittoria riesce a lasciare un’impronta indelebile sulla comunità locale, che tuttavia fatica a comprenderla del tutto. Ma quando la donna viene trovata senza vita nella vasca da bagno della sua abitazione, in circostanze del tutto inspiegabili, solo l’avvocato Lea Russo decide di avviare un’indagine sul caso, un percorso che la porterà a scoprire segreti celati e a svelare le molteplici sfaccettature della violenza e dell’identità umana.
Primo romanzo della scrittrice edito dalla casa editrice Sellerio, Il giallo delle giudice del Premio Costa Smeralda dipinge il ritratto di donne in continua evoluzione, mettendo in luce le loro passioni, le inquietudini e i cambiamenti nel presente e nel passato che non possono che sfociare nella scoperta di un’identità mutevole, da cui non si può tornare indietro. «Volevo raccontare la storia d’amore tra due donne. – ha spiegato la scrittrice con un post di annuncio sui canali social – Volevo raccontare che la cura e il possesso sono come il veleno e il farmaco, dipendono dalla proporzione. Volevo raccontare che un paese somiglia a una pianta e pensa come le radici sotto terra, invisibili. Volevo raccontare di una donna che per una sciocchezza, o una intuizione, perde quasi tutte le certezze che aveva, però non ha paura nonostante tutto tremi. Ed è lei che racconta questa storia. A Scauri»
Francesco di Nuzzo