La rosa dei finalisti e dei vincitori delle due prime edizioni del Premio Costa Smeralda
Il mare di Sardegna è lì di fronte con i suoi colori unici accesi dal maestrale. A incantare per la sua maestosa bellezza anche chi, come Piero Angela, ha girato e raccontato mezzo mondo nella sua opera di divulgazione scientifica. Anche chi, come Maxwell Kennedy, nono figlio di Robert F. Kennedy, passa la sua vita a rincorrere nuove sfide a bordo della sua barca a vela in giro per gli oceani. Ed è così che, grazie al Premio Costa Smeralda 2019 e al Consorzio Costa Smeralda che lo organizza, si è potuta realizzare una piccola magia nel raccogliere, a Porto Cervo, tanti personaggi illustri che, a loro modo e nei propri campi, stanno facendo molto per la tutela dell’ambiente. Scrittori, attivisti, inventori di tecnologie blu, imprenditori: tutti amanti e promotori della cultura del mare, della letteratura e della lotta all’inquinamento. Un obiettivo centrato in pieno da Beatrice Luzzi, ideatrice del Premio che sabato 27 aprile, sul palco del Cervo Tennis Club, ha presentato la serata. Il momento clou è arrivato quando a intervenire è stato l’atteso Piero Angela, accompagnato dalla moglie Margherita, in passato ballerina della Scala, ma che nel tempo ha preferito stare lontana dai riflettori. Ad accoglierlo, in una sala gremita di gente, una vera e propria standing ovation. «Mi ha fatto particolarmente piacere ricevere il Premio, perché ho scoperto questo meraviglioso Consorzio Costa Smeralda. E non solo. Mi sono state mostrate cose che non avevo mai visto: il nuraghe ad Arzachena e un ulivo di 4mila anni a Luras. Grazie» ha commentato Angela. Soltanto poche ore prima, infatti, il più importante divulgatore scientifico italiano era stato accompagnato dal presidente del consorzio, Renzo Persico, e dal direttore generale, Massimo Marcialis, nel complesso nuragico de La Prisgiona di Arzachena. Qui, per la prima volta nella sua vita, a 90 anni, Angela è entrato in un nuraghe: «Non li avevo mai visti, forse qualche volta in foto. Sono davvero impressionanti anche da un punto di vista architettonico». Il volto di Quark ha poi ricordato l’ultima volta che era stato in Sardegna per una vacanza lampo: «Era il 1968 quando con mia moglie e i miei figli decidemmo di venire sull’Isola. Eravamo a La Maddalena, ma dovetti ritornare subito a Roma perché i sovietici avevano invaso la Cecoslovacchia. Ai tempi lavoravo per il telegiornale». Angela ha quindi parlato dell’inquinamento ambientale: «Mi stupisce che se ne parli tanto, ma che si faccia ancora poco. Abbiamo sentito parlare a lungo di un inquinamento della plastica in mare che non era chimico, ma solo visivo. Però in seguito ai ritrovamenti di micro-particelle nei pesci abbiamo capito che non era così. Ci vorrebbe un sistema di premi e punizioni. Di fatto non si premia chi merita e non si punisce adeguatamente chi trasgredisce». L’altro ospite d’onore è stato Maxwell Kennedy, che ha presentato il suo libro “Sea Change”, un diario di bordo della sua traversata da San Francisco a Washington: «Ricevere il Premio Costa Smeralda è un grande onore. Il libro ha ricevuto il premio, ma il riconoscimento va alle tematiche trattate che parlano di oceano, dell’ambiente e della sua tutela. Io sono rimasto sconvolto dalla quantità di plastica negli oceani anche molto lontano da riva. Parliamo di una risorsa limitata che si rischia di perdere e che però continuiamo a distruggere. Chiunque frequenti le acque dei nostri mari può notare i cambiamenti». E Kennedy ha annunciato di voler tornare presto in Sardegna: «Oggi sono fortunato, sono nel Consorzio Costa Smeralda, uno dei mari più belli del pianeta. Con mia moglie abbiamo deciso di tornare presto e veleggiare qui, fare il giro dell’Isola in barca a vela e vedere tutto ciò che è possibile». Lo scrittore britannico Ian McGuire con “Le acque del Nord”, edito da Einaudi, è stato il vincitore della sezione narrativa e Mimmo Nunnari, con “Destino Mediterraneo”, pubblicato da Rubbettino Editore, ha invece conquistato il primo premio nella sezione saggistica. Successo pure per “Seabin”, il progetto di un cestino di raccolta dei rifiuti galleggianti, capace di intercettare le plastiche nel mare che ha vinto nella sezione Innovation Blu. Simona Roveda di LifeGate Plasticless ha illustrato la straordinaria tecnologia già in funzione in alcuni porti della penisola e in Sardegna. Nella sezione “Un mare da leggere” dedicata ai ragazzi delle scuole medie, la menzione speciale è andata a Paola Manconi della classe terza A della scuola di Abbiadori. È stato infine il momento di una donna straordinaria: Ida Castiglioni, scrittrice, attivista ambientale e prima velista italiana a compiere una traversa atlantica in solitaria, che ha ritirato la menzione speciale.