Con un intervento pubblicato su La Stampa il divulgatore premiato con il Premio Cultura del Mediterraneo nel 2023 si è espresso sull’aggravarsi dei cambiamenti climatici
Alluvioni, caldo record e grandinate anomale. Non è una novità che il territorio italiano sia sempre più interessato da fenomeni meteorologici di carattere estremo, come dimostrano le ondate di calore sempre più persistenti o le recenti grandinate eccezionali che dall’inizio del periodo estivo si sono verificate in particolare in tutto il nord Italia. Ma non è solo il nostro Paese ad esserne colpito, secondo i dati divulgati dall’European Storms Laboratory le grandinate con chicchi di diametro superiore ai due centimetri si sono triplicate in tutto il continente europeo. A lanciare l’allarme è il noto divulgatore scientifico e geologo italiano Mario Tozzi, premiato lo scorso 6 maggio a Porto Cervo con il Premio Cultura del Mediterraneo per il suo ultimo libro Mediterraneo inaspettato, edito da Mondadori. Con un intervento pubblicato sul quotidiano La Stampa, il divulgatore ha ribadito come il cambiamento climatico in atto sia la principale causa di questi preoccupanti fenomeni, una situazione che non farà che aggravarsi nel corso del tempo.
La spiegazione
Nell’intervento il geologo ha spiegato come questi eventi eccezionali siano il risultato di un aumento delle temperature globali dovuto all’effetto serra causato dalle emissioni incontrollate di CO2 nell’atmosfera del pianeta. Questo surplus di anidride carbonica è responsabile di un notevole aumento del calore immesso nell’atmosfera, un fenomeno che provoca lo sviluppo di correnti ascensionali intense all’interno delle nuvole, con conseguente incremento dell’intensità delle grandinate. Tra i casi citati da Tozzi c’è quello avvenuto a Bardolino (VR) nel 2002, in cui rimasero ferite una ventina di persone a causa della grandine. Ma l’aumento di temperatura non è causa solamente di grandinate estreme, le conseguenze a lungo termine di questi eventi climatici sono sempre più gravi e mettono in evidenza gli impatti destabilizzanti che il riscaldamento globale sta avendo sull’ambiente, con conseguenze disastrose non solo per la biodiversità, ma anche per l’uomo. La sfida per il futuro è cominciata, ormai già da parecchio tempo. L’unico modo di contrastare l’aggravarsi dell’emergenza climatica è adottare soluzioni concrete per eliminare le costanti emissioni di CO2 nell’atmosfera e per preservare il verde e la biodiversità.
Francesco di Nuzzo