Vincenzo Trione, curatore e finalista del Premio Costa Smeralda, ha creato un programma di ampio respiro per la città. Il primo appuntamento è con Marinella Senatore
Un’esposizione sotto le stelle della contemporaneità. Potrebbe essere riassunta così Napoli contemporanea 2024, il programma di mostre e installazioni voluto dal sindaco Gaetano Manfredi e curato da Vincenzo Trione, consigliere del sindaco per l’arte contemporanea e l’attività museale. L’obiettivo è di rafforzare la vocazione al contemporaneo della città con progetti e iniziative pensate per stabilire una stretta relazione con gli spazi pubblici. Per consolidare questo legame con la cittadinanza si è scelto di partire dai protagonisti dell’arte del nostro tempo. Voci importanti e di alto profilo che grazie alle loro opere sono riuscite a innescare processi di riqualificazione urbana e a ripensare l’identità di alcuni luoghi della città.
I visitatori potranno ancora ammirare Le Venere degli stracci di Michelangelo Pistoletto in Piazza Municipio. Allo stesso tempo dal 25 luglio potranno osservare da vicino un altro lavoro firmato da Marinella Senatore, invitata a intervenire in un altro luogo simbolo della città, la Rotonda Diaz sul lungomare partenopeo.
L’installazione si chiama Io contengo moltitudini. Un dittico luminoso concepito in dialogo con la piazza, affacciata sul lungomare. Due sculture luminose unite da un dancefloor: uno spazio che invita alla partecipazione collettiva.
La prima scultura riproduce la struttura di un coro ispirato alle scenografie effimere barocche; la seconda, alla base, ha una pedana di forma quadrata, su cui si innalza una costruzione ad albero composta da 16 insegne disposte a cono. Recuperando sintagmi della tradizione vernacolare, alcune insegne riportano frasi selezionate insieme con associazioni e scolaresche. I due interventi sono raccordati da una piattaforma composta da un tappeto-danza attraversato da impronte e da passi.
L’installazione verte su divers temi ricorrenti nella poetica di Marinella Senatore, come l’uso della luce in quanto elemento attivante e coesivo e il coinvolgimento delle comunità, celebrando la stretta connessione con il territorio napoletano attraverso la collaborazione con istituzioni come l’Accademia di Belle Arti e l’Istituto d’Istruzione Superiore Melissa Bassi di Scampia.
«Grazie all’intervento di Marinella Senatore, Napoli contemporanea si conferma una rassegna costruita nel dialogo tra grandi artisti italiani e la cittadinanza, riqualificando i nostri spazi urbani all’insegna dell’arte», dichiara il sindaco Manfredi.
«La mia ricerca sulle luminarie”, dichiara Senatore “nasce dal loro significato più sociale e politico: prima ancora di essere utilizzate come elementi decorativi durante le feste religiose, le luminarie avevano nel loro significato più pagano l’idea di assemblea, di riunione».
«Fare arte, per Marinella Senatore, è un modo per fare politica con altri mezzi. Una politica ispirata all’idea di vita activa elaborata da Arendt in un libro oramai classico, nel quale si descrive l’azione come il carattere originario della vita umana», conclude Trione.
Riccardo Lo Re